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Coltivare il campo vuoto

Il Centro organizza anche degli incontri mensili in cui approfondire la mindfulness, per accompagnare gli studenti a perseverare in questo approccio e per trovare assieme le modalità di travasare questo atteggiamento di consapevolezza nella vita di tutti i giorni.
Durante questi incontri si approfondiscono i legami tra lo zen e la mindfulness secondo le indicazioni del BWZ Boundless Way Zen di Boston e gli insegnanti Melissa Blacker e David Rinich.*

Perché coltivando il campo vuoto?

E’ una suggestione dal testo Cultivating the Empty Fields: The Silent Illumination of Zen Master Hongzhi**

Thich Nhat Hanh dice

“Coltivare significa far apparire ciò che non c’era prima. Per esempio, la collina è spoglia, non ci sono girasoli. Si ara il terreno, si semina, e poi appaiono tanti girasoli. Questo è coltivare. Coltivando il terreno della mente, fai apparire ciò che prima non c’era: comprensione, compassione, gioia. Questa è la parola buddista per meditazione: coltivare la mente. La mente è lo strumento, è l’aratro, e tu sei il giardiniere, e usando il potere della consapevolezza, coltivi il tuo terreno, e produci il frutto della comprensione, della compassione, dell’amore.”

(Thich Nhat Hanh, Passi di pace, Firenze 2003)

Prossimi incontri

  • Nobiltà. La nostra bontà innata – Sabato 01 Febbraio 2015
  • Fare esperienza e il testimone – Sabato 22 marzo 2015
  • I tre aspetti della meditazione seduta – Sabato 3 maggio 2015
  • Praticare con la sofferenza emotiva – Sabato 04 giugno 2015
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